L'essere umano è di per se una incredibile meraviglia. Il fatto di avere una coscienza e di rendersene conto fa di noi esseri unici.
Mi piace immaginare che il nostro vero spirito sia come un giovane che vive in noi. Me lo immagino giovane perchè ingenuo e governato dai sentimenti e dalle sensazioni.
Il giovane è su una spiaggia dai colori magnifici. Il mare calmo e il cielo purpureo con nuvole che sembrano galleggiare quasi dipinte. Il suo mondo è legato all'altro.. la sua stessa esistenza è legata all'altro. Vivono in simbiosi.
Si stende sulla sabbia brillante e confortevole e guarda il cielo. Le mani rilassate sotto la testa gli fanno da cuscino. Sul suo volto un sorriso di piacere. Si rivolge all'altro.. "Posso chiederti una cosa?"
"Certo che puoi.."
"perchè non la percepisco più?"
"Questa è diventata per me una situazione dolorosa, ecco perchè non la percepisci più!"
"Ma te mi hai sempre detto che è l'amore quello che conta. Anche se porta con sè dolore è un sentimento che vale la pena di provare.. L'hai detto te!"
"lo so.. Io ho detto molte cose ma a volte la realtà è dura da accettare. Allora si fugge lontano. Si cerca di dimenticare."
"Io però non voglio dimenticare.. a me piaceva lei. Noi stavamo bene con lei"
Il fanciullo chiude gli occhi e riporta in superficie quei ricordi "Quando lei era presente tutto era perfetto.. i colori del mare e del cielo si mescolavano dolcemente. L'aria era profumata, tutto era più luminoso.. Era un piacere aprire gli occhi al mattino, e la sera prima di riposare beatamente osservavo la Luna e le stelle che si inseguivano danzando.. Capisci cosa voglio dire? capisci perchè voglio di nuovo che sia vicino a noi?"
"Smettila.. sei solo uno sciocco fanciullo e niente più.. ho provato a cercarla, ho viaggiato in mondi lontani ho attraversato mari, ho scalato montagne, ho persino sfidato le leggi della natura. Lei in realtà non esiste.. Hai capito non esiste!"
Il giovane ora si era raccolto, le braccia tenevano strette le gambe rannicchiate e la testa poggiava con la faccia nascosta tra le ginocchia.
"Il vento era caldo e avvolgente come il suo respiro, nel'aria sentivo il suo profumo come mille campi di fiori, la terra era soffice e levigata come la sua pelle, il cielo era limpido e luminoso come il suo sguardo. Intorno a me i suoni erano dolci e ovattati come se fossero bisbigliati alle mie orecchie.. Te vorresti dire che tutto questo non è mai esistito?"
"Quello che vedi te, quello che provi è solo un sogno"
"Forse è vero ma per me è reale. Per me vale la pena di continuare a cercare, di soffrire se necessario perchè tutto questo mi fa sentire vivo. Voglio sentire di nuovo il calore dell'amore"
"No.. devi smetterla. Amore è sofferenza ed io sono stufo, hai capito.. STUFO"
Il giovane si era addormentato. Nei suoi occhi mille lacrime e la delusione per la resa. Nel suo mondo era piombata l'oscurità.
Una voce decisa lo riportò alla realtà..
"Dai alzati, dammi la mano.. Ti voglio fare un regalo. E' una promessa. Io continuerò a cercarla e non importa dove o quando ma so che la troverò. Lo faccio per noi perchè è vero, è l'amore quello che conta. Noi in fondo questo siamo, piccoli sprazzi di energia che chiamiamo sentimenti che condizionano la nostra esistenza.. ma senza di questi cosa saremmo?"
Il fanciullo adesso sedeva in riva al mare mentre all'orizzonte il bagliore di una nuova alba illuminava il suo volto sorridente.
"Grazie.. noi due insieme siamo un essere veramente straordinario"