lunedì 29 giugno 2009

L'incredibile leggenda degli uomini straordinari



L'essere umano è di per se una incredibile meraviglia. Il fatto di avere una coscienza e di rendersene conto fa di noi esseri unici.
Mi piace immaginare che il nostro vero spirito sia come un giovane che vive in noi. Me lo immagino giovane perchè ingenuo e governato dai sentimenti e dalle sensazioni.



Il giovane è su una spiaggia dai colori magnifici. Il mare calmo e il cielo purpureo con nuvole che sembrano galleggiare quasi dipinte. Il suo mondo è legato all'altro.. la sua stessa esistenza è legata all'altro. Vivono in simbiosi.


Si stende sulla sabbia brillante e confortevole e guarda il cielo. Le mani rilassate sotto la testa gli fanno da cuscino. Sul suo volto un sorriso di piacere. Si rivolge all'altro.. "Posso chiederti una cosa?"
"Certo che puoi.."
"perchè non la percepisco più?"
"Questa è diventata per me una situazione dolorosa, ecco perchè non la percepisci più!"
"Ma te mi hai sempre detto che è l'amore quello che conta. Anche se porta con sè dolore è un sentimento che vale la pena di provare.. L'hai detto te!"
"lo so.. Io ho detto molte cose ma a volte la realtà è dura da accettare. Allora si fugge lontano. Si cerca di dimenticare."
"Io però non voglio dimenticare.. a me piaceva lei. Noi stavamo bene con lei"


Il fanciullo chiude gli occhi e riporta in superficie quei ricordi "Quando lei era presente tutto era perfetto.. i colori del mare e del cielo si mescolavano dolcemente. L'aria era profumata, tutto era più luminoso.. Era un piacere aprire gli occhi al mattino, e la sera prima di riposare beatamente osservavo la Luna e le stelle che si inseguivano danzando.. Capisci cosa voglio dire? capisci perchè voglio di nuovo che sia vicino a noi?"
"Smettila.. sei solo uno sciocco fanciullo e niente più.. ho provato a cercarla, ho viaggiato in mondi lontani ho attraversato mari, ho scalato montagne, ho persino sfidato le leggi della natura. Lei in realtà non esiste.. Hai capito non esiste!"
Il giovane ora si era raccolto, le braccia tenevano strette le gambe rannicchiate e la testa poggiava con la faccia nascosta tra le ginocchia.
"Il vento era caldo e avvolgente come il suo respiro, nel'aria sentivo il suo profumo come mille campi di fiori, la terra era soffice e levigata come la sua pelle, il cielo era limpido e luminoso come il suo sguardo. Intorno a me i suoni erano dolci e ovattati come se fossero bisbigliati alle mie orecchie.. Te vorresti dire che tutto questo non è mai esistito?"
"Quello che vedi te, quello che provi è solo un sogno"
"Forse è vero ma per me è reale. Per me vale la pena di continuare a cercare, di soffrire se necessario perchè tutto questo mi fa sentire vivo. Voglio sentire di nuovo il calore dell'amore"
"No.. devi smetterla. Amore è sofferenza ed io sono stufo, hai capito.. STUFO"
Il giovane si era addormentato. Nei suoi occhi mille lacrime e la delusione per la resa. Nel suo mondo era piombata l'oscurità.
Una voce decisa lo riportò alla realtà..
"Dai alzati, dammi la mano.. Ti voglio fare un regalo. E' una promessa. Io continuerò a cercarla e non importa dove o quando ma so che la troverò. Lo faccio per noi perchè è vero, è l'amore quello che conta. Noi in fondo questo siamo, piccoli sprazzi di energia che chiamiamo sentimenti che condizionano la nostra esistenza.. ma senza di questi cosa saremmo?"
Il fanciullo adesso sedeva in riva al mare mentre all'orizzonte il bagliore di una nuova alba illuminava il suo volto sorridente.
"Grazie.. noi due insieme siamo un essere veramente straordinario"

venerdì 26 giugno 2009

heart and feeling



Cuore e sentimento..
Forse se ne avessi il potere li cancellerei..
Perchè non riesco a mantenerne il controllo..
Perchè mi condizionano la vita..
perchè mi costringono a commettere errori..




Non li voglio, ma sono costantemente alla loro ricerca.

E, come spesso accade, quello che cerchi è quasi sempre irraggiungibile..

hey, ho detto "QUASI SEMPRE"...

martedì 16 giugno 2009

Andare avanti



L'uomo apre gli occhi.. non riesce a capire bene dove si trova. E' un duro risveglio. E' indolenzito, confuso e non riesce a muoversi. Lo stupore e l'ansia lo assalgono nel momento in cui si rende conto di essere immerso in un groviglio di corpi, povere anime in cerca di aiuto, in cerca di risposte. Braccia e mani che lo cercano, disperate lo tirano, lo afferrano. Ecco cosa era che gli impediva ogni movimento. Le mani lo tengono stretto e la loro presa diventa ferrea e, ad ogni tentativo di liberarsi, sembra quasi che le sue carni si lacerino.



Perchè si trova in questa situazione?
Ad un certo punto L'uomo richiude gli occhi mentre la sua testa si inchina in avanti.. E' stufo.. E' amareggiato e deluso..
La sua non è una resa però, non è una rassegnata accettazione.
I suoi pugni si chiudono stretti, i suoi muscoli si tendono, la mascella serra il morso.. l'uomo si sta preparando.
La testa si rialza con un gesto fulmineo. Gli occhi adesso sono aperti. Il suo sguardo è profondo, deciso, determinato. Attraverso quegli occhi si potrebbe adesso vedere il suo spirito, si potrebbe capire che non è più un fanciullo ingenuo.
Il busto si flette in avanti mentre i corpi, che gli sono stati attaccati per chissà quanto, non sono intenzionati a mollare la presa, non vogliono lasciare andare quel corpo e quello spirito. Ne hanno bisogno. Lui continua a spingere sforzandosi al limite delle sue possibilità. I suoi occhi.. nei suoi occhi si vede la sua energia, la sua forza.. al loro interno vi è uno spazio immenso. Guardate dentro quegli occhi e capirete che nessuno lo potrà più fermare. Le mani che lo trattengono piano piano iniziano a mollare la presa e, nel tentativo di recuperarla gesticolano in modo sconclusionato e disperato.
Ormai l'uomo è libero. Inizia a camminare.
All'inizio l'andatura è lenta, pesante, ma piano piano si alleggerisce. I suoi occhi si riempiono di lacrime per la pace che sta ritrovando.
Mentre cammina si rende conto che le sue mani ora non sono più serrate. Avvvolgono dolcemente altre mani piccole e delicate. Si volta a guardare. I due volti dei bambini che lo stanno accompagnando sono sereni e lui è più felice. Gli sorridono. Per la prima volta è spensierato dopo un tempo molto lungo. Sa che loro non chiedono nulla, non chiedono risposte, non hanno problemi. Sono con lui e sono felici per questo. Le loro piccole anime sono legate profondamente alla sua. Loro hanno la naturale tendenza ad imitarlo, a voler diventare come lui.
L'uomo ed i due bimbi si siedono in una spiaggia in riva al mare. La brezza marina, il tepore del sole al tramonto, il mare calmo. E' un momento di pace del quale l'uomo ha bisogno. chiude gli occhi e sorride. Sente le grida dei bambini con le loro simpatiche voci fresche.. Il benessere gli percorre il corpo. Vorrebbe fermare il tempo in questo attimo. Rimanere sospeso.
Il contatto di piccole mani lo riporta alla realtà.. I due bei volti luminosi e sorridenti sono lì di fronte a lui che lo guardano.. gli prendono le mani e lo tirano per farlo alzare.
"Dai babbo! non ti puoi fermare proprio adesso.."
No, l'uomo non si è fermato. Basterebbe guardare nel profondo dei suoi occhi per capirlo. Per capire che non si fermerà più.



lunedì 8 giugno 2009

Per voi che mi leggete (sequel del post Dolce Amaro)




@ tutti voi,
la vita credo si possa immaginare come uno specchio d'acqua.. se non ci si gettano pietre che possano creare delle onde, lo specchio d'acqua si ferma e rimane immobile. La sua superficie si appiattisce. Ma la vita non è così.. La vita vera è quella fatta di continui momenti dolci e amari.. la vita vera è quella in cui lo specchio d'acqua è continuamente increspato. Se non ci sono momenti amari non si apprezzano quelli dolci..
Dico questo perchè ad un certo punto della mia vita mi sono ritrovato come uno specchio d'acqua completamente piatto... calma piatta..
La fine dell'amore con la donna che io avevo adorato, che avevo sposato e con la quale ho avuto due fantastici figli è stato come gettare un masso nella mia pozza..
Questa cosa, così terribile, così straziante (e solo chi ha avuto a che fare con la fine di un amore grande può capire) ha provocato qualcosa di magico.. la mareggiata che ha devastato il mio specchio d'acqua ha risvegliato in me vecchie passioni.. le onde, l'alternanza di momenti dolci e amari, sono vitalità.. Queste ritrovate sensazioni mi hanno posto in una nuova posizione.. E' tornata la voglia di viaggiare, di scrivere, di leggere. Sono ritornati i sogni, le speranze ed è tornato ancora più grande l'amore verso i figli e verso Jodi mia moglie.. ops ex moglie
E' tornata in me la voglia di vivere della quale mi ero dimenticato.. io adesso mi sento vivo, felice ed in armonia con me stesso.. tutto questo grazie ad un dolore profondo che mi ha risvegliato..
Jodi, so che mi leggi.. io sono un uomo fortunato perchè ho condiviso con te 20 splendidi anni.. ovviamente non ti posso ringraziare per quello che ci è successo, ma ti voglio solo dire che mi hai fatto vivere di nuovo..

sabato 6 giugno 2009

Dolce Amaro



AMARO.
Oggi ho ucciso un piccolo uccellino. Non ho potuto fare nulla, si è schiantato contro il mio parabrezza.
Potrei fregarmene, potrei dimenticarlo subito. No, non è così, ogni volta che mi capita questa cosa, mi dà dispiacere.
La vita, anche quella di un passerotto, è preziosa.
La vita è uno sforzo continuo, una lotta continua per sfuggire alla morte.
Probabilmente quello era il suo primo volo. Si era posizionato sull'orlo del suo nido ed aveva osservato il panorama che si apriva di fronte a se. Forse anche i passerotti sono emozionati nel compiere quel gesto che è inciso nel loro DNA. La natura fa si che loro sappiano quando è il momento di spiccare il volo, di tuffarsi nel vuoto per poi provarne l'ebrezza, il sogno antico di uomini coraggiosi.
per arrivare a quel momento probabilmente aveva lottato con tutte le sue forze per sopravvivere.
Chissà se, nel momento in cui un passerotto si tuffa dal nido e inizia a volare, prova emozione, si rende conto della cosa meravigliosa che sta facendo. Forse è fiero di se. Forse è felice. Ma la morte è sempre in agguato. La Selezione Naturale per la quale solo i migliori devono sopravvivere.
Questa volta la selezione naturale si è presentata sotto forma di un parabrezza di automobile. La mia. Mi dispiace, perchè io non avrei voluto far parte del destino di quel piccolo essere vivente.
Appena colpito il parabrezza ho guardato nello specchietto retrovisore ed ho visto il corpo ormai senza vita cadere sulla strada.
Credete nel destino? io sinceramente no, ma a volte è l'unico modo di spiegare ed accettare gli eventi che ci succedono.
Pensavo che forse le regole della natura si possono applicare ai nostri sentimenti. Allora potrebbe essere che il passerotto rappresenti l'amore che a volte nel corso della vita si va a schiantare contro il parabrezza di un'automobile. è la selezione naturale. Quando il sentimento è troppo ingenuo o insonnolito o troppo audace.. di solito non sopravvive. Allora per accettare questa condizione si deve per forsa pensare che il destino esiste, che le cose accadono per una ragione. E si deve continuare a vivere come fa la madre del passerotto che, colpito il parabrezza, rimane steso nell'asfalto come una pallina di piume.

DOLCE.
Ero al computer quando improvvisamente mi si presenta davanti mio Figlio.
Espressione del viso estasiata. Senza dire nulla si sbottona i pantaloni e si tira giù tutto. Mi ritrovo con lui nudo davanti senza ancora riuscire a capire cosa voglia. Ho pensato che forse aveva qualche problema, qualche puntura d'insetto o qualche arrossamento.
lui mi ha guardato con un sorrisino da furbetto.
"Babbo.... Guarda un pò!"
Io:"Che c'è? che succede? ti sei fatto male?"
Figlio:"Guarda qui. non vedi niente?"
Io, cercando di capire quale fosse il problema ho aguzzato la vista senza però scorgere alcunchè "Mah? io non vedo nulla.. Che hai?"
Figlio:" ma comee! non vedi qui? non li vedi?"
Io:"Ma cosaa? non vedo niente"
Figlio:" I PELI! non vedi che sono peloso? guarda quanti sono.. e sono neri"
Io:"Accidenti è vero non me ne ero accorto scusa! Adesso però rivestiti che non mi sembra il caso"
Lo guardavo mentre si allontanava fiero di se.. vi assicuro che non sono riuscito a vedere nulla, ma a volte dire una bugia non è poi così grave se si riesce a far felice il proprio figlio.