sabato 28 febbraio 2009

..E' solo una reazione elettrochimica

Nel buio più profondo minuscole particelle atomiche iniziano a muoversi sempre più freneticamente. iniziano a scontrarsi, bagliori luminescenti interrompono quà e la l'oscurità.. elettroni scintillano impazziti generando una miriade di traiettorie ellittiche.. una grande energia si sta accumulando. La luminosità si fa sempre più intensa, il calore generato dallo scontro delle particelle è sempre più forte.. e continua ad aumentare. Luce, calore. Energie sempre più vitali. Adesso però, la reazione inizia ad essere incontrollata. L'energia così generata percorre il corpo.. è un sentimento forte.. piccole scariche elettriche..


Forse la nostra anima è questo, un insieme di scariche elettriche, risultato di una reazione chimica..
Qualche cosa ha però provocato tutto questo sconvolgimento..
Gli occhi stanno osservando. Sono fissi, puntati verso un'altra figura. Una donna. La bocca e semiaperta e l'espressione del volto è incredibilmante meravigliata. Nel suo interno tutto sta lavorando nel tentativo di contenere l'esplosione di energia causata da... non si può spiegare. Ogni particolare di quella donna, il suo volto, il sorriso, l'armonia della sua figura, la sua voce.. tutto alimenta la reazione chimica, tutti e cinque i sensi sono diventati improvvisamente molto sensibili, nel tentativo di godere in pieno di quella figura femminile..
E' la passione.. ed è inutile tentare di controllarla.. non si può.. Si può solo goderne finchè dura.. E sembra che non duri in eterno.



mercoledì 18 febbraio 2009

Un sogno..

Un sogno..
La mattina ho aperto gli occhi ed ho deciso. Oggi lo voglio fare!

Mentre mi preparavo, guardandomi allo specchio, ho notato che avevo stampato sul volto un sorriso. Già stavo pensando a quello che sarebbe successo di lì a poco..

Dove è scritto che la vita deve essere sempre e solo sacrificio, programmata negli orari, nei comportamenti, nello stress?..

Facevo colazione. Quel giorno sembrava che il cappuccino e la brioche fossero più saporite del solito. Sono uscito di casa e mi sono diretto verso il centro città. Ero molto allegro.

Dopo aver parcheggiato la macchina mi sono incamminato verso il corso cittadino, una zona pedonale altamente trafficata per via dei negozi e delle varie attività lavorative. Fischiettando mi sono scelto un punto dove mi sono fermato un attimo a guardare la gente. Tutti erano impegnati nella propria attività. Volti seri, corrucciati, insonnoliti..

Io invece ero lì, fermo, felice e sorridente. Ho iniziato a spogliarmi. Piegavo ordinatamente tutti i capi che mi toglievo e ne facevo una pila sul marciapiede.

Piano piano gli sguardi iniziavano a concentrarsi su di me e su quello che stavo facendo. Avevo rotto gli schemi, le regole di una vita monotona e ripetitiva.
Ero completamente nudo, fermo all'inizio del corso.

Ora la gente cominciava a a Guardare sbalordita, i volti iniziavano ad avere espressione, qualcuno meravigliata, qualcuno terrorizzata, altri disgustati o divertiti. I volti adesso esprimevano una vitalità che di solito è nascosta, dimenticata, perduta.

Io mi sentivo libero, vivo.. Mi sono voltato e all'angolo di un palazzo vicino alcuni ragazzini e ragazzine mi guardavano ridendo a crepapelle.
Io gli ho fatto l'occhiolino ed ho iniziato a correre... ;-)


martedì 17 febbraio 2009

Figlia.. ovvero una simpatica tempesta



Figlia..Ricciolina, dolce, musetto dall'aria impertinente, voce squillante che però rispecchia la sua giovane età.

Guardandola a volte mi chiedo quale è la magia che mescolando e combinando materia organica e energia l'ha generata? A volte invece cerco di capire quali pensieri possano passare in quella testolina.. impossibile capirlo, anche perchè oltre alla sua spensierata agitazione si deve aggiungere quel pizzico di lucida follia proprio dell'essere femminile..

Dunque, alcuni giorni fa, ho portato Figlia con me per andare a vedere il saggio musicale di Figlio.Mentre ero assorto nell'ascolto della musica, figlia stava in ginocchio sopra le mie gambe guardando però dalla parte opposta del palco. Era talmente concentrata che mi sono girato anche io per sbirciare.. nulla di particolare, solo altri genitori che guardavano. Ad un certo punto la piccola si alza in piedi e comincia ad urlare:"Signora! Signora mi scusi!"
Non riuscivo proprio a capire cosa stava facendo..
Figlia:"Signora, mi sembra che lei dovrebbe mangiare un po' di meno.. ha capitoooo??"
Io:"ma porc!" subito ho cercato di riprenderla, riportandola vicino a me e facendo finta che nulla fosse uscito dalla sua bocca. "Piccola, non si dicono queste cose.. ".
Poi, con la scusa di allacciarmi una stringa ho cercato di capire a chi si fosse rivolta.. Proprio dietro a noi c'era una donna .. ehm diciamo in carne... no, mooolto in carne.. "Che figuraaaa" pensai tra me e me.. Poi tornando su Figlia:"Piccola, non devi mai dire cose del genere alle persone, perchè sono come parolacce, ci siamo capiti?".
Lei era già imbronciata perchè l'avevo brontolata, ma un padre che deve fare in queste situazioni?
Figlia:"Te sei uno stoccafisso! Così impari ad arrabbiarti con me.. Io l'ho detto perchè quella lì è una cicciona..".
Io subito ho cercato di schermarle la bocca e chiudere lì la discussione che stava diventando tragica.. Già alle mie spalle sentivo i sogghigni delle altre persone che si gustavano la scena."Ora basta piccola.. se non la smetti ti devo mettere in castigo"..
Per un paio di minuti la mia minaccia riuscì a calmarla e a riportare il silenzio nella sala. Poi improvvisamente i suoi occhietti si illuminarono..
Figlia (Urlando a piena voce):"Scusami tanto babbino, hai ragione...ho capito Quella signora è cicciona perchè c'ha un bambino nella pancia!!"


sabato 7 febbraio 2009

Il mio corpo che cambia....



Vi è mai capitato di avere delle giornate in cui vi sentite strani? Quelle giornate in cui vi sentite osservati da tutti e non capite il perchè?
Ieri per me era stata una di quelle giornate.. Appena tornato a casa mi sono messo a fare i compiti con figlia. Una scheda sul "Chi" e sul "Che".
Mentre ero concentrato sul quaderno, ho notato che figlia, invece di fare i compiti, si era imbambolata a guardarmi..
IO:"Allora piccola, cosa c'è? li vuoi finire questi benedetti compiti o dobbiamo stare quì tutto il giorno?"
I suoi occhi però non si staccavano dal mio volto.
Figlia:"Babbo, ti posso chiedere una cosa?"
IO:"Dimmi piccola?"
Figlia:"Posso darti un bacio?"
Cioè, un padre che sente una tale richiesta.. è come volare sulle nuvole.. mia figlia mi ama..
IO:"Forza fatti sotto.."
Chiudendo gli occhi le ho preparato la mia guancia.. eeee...
ho percepito un dito che mi toccava la fronte e subito dopo un dolore pari ad uno spillo che ti infilza, anzi pari alla puntura di una vespa.."AAAARRRGGGHH! che male, ma che stai facendo piccola?"
Figlia:"Ih ih ih! babbo, sai che sei proprio brutto con quel bollicino in fronte?"

"Nooo" Ma porc... zozz.. Ora mi era tutto chiaro, la strana sensazione provata per tutta la giornata.... Di corsa sono andato allo specchio e quella cosa maledetta era lì.. proprio nel mezzo della mia fronte.. "NOOOOOOOOO"

Ora voi vi chiederete.. Ma che c'è di male, è solo un bollicino. Invece no, nel mio caso è molto di più.. molto peggio.
Già, alcuni giorni fa, Donna si era svegliata con alcuni bollicini sul viso.. Era disperata. Io ho colto l'occasione al balzo per stuzzicarla un pò.. forse un pò troppo. L'ho accompagnata per un paio di giorni con frasi tipo "Che cosa hai sulla punta del naso? Ah ah ah"..
Immediatamente ho cercato di camuffarlo con disinfettanti e creme varie ma non c'è stato nulla da fare.. intanto figlia spargeva la notizia ai quattro venti:"Babbo ha un bollicino gigante in fronte pee ppeee!"

Subito, guidata dal sesto senso è comparsa Donna... il suo sguardo era una via di mezzo tra la vendetta e la soddisfazione:"UUUUUHHHH! ma cosa vedo.. é proprio enorme e si nota beneissimo.. EH EH EH"

Come si dice in questi casi: Chi la fa l'aspetti.

Anche stamani prima di andare a lavoro ho salutato Donna.. Il suo sguardo è andato immediatamente alla mia fronte e.. "UUHHHHH! Ah ah ah"

E' il mio corpo che cambia.. forse sto ringiovanendo.